Dieta e alimentazione

Dieta povera di sodio: cosa mangiare per vivere bene

Dieta povera di sodio: cosa mangiare per vivere bene

Una dieta povera di sodio è fondamentale per garantire il corretto funzionamento dell’organismo.

Sono numerose le persone che devono necessariamente scegliere una cucina iposodica al fine di ridurre la pressione arteriosa e migliorare la funzionalità renale. Ma anche per contrastare la cellulite e, in generale, mantenere la linea.

Prima di capire, però, cosa significa mangiare alimenti senza sale, vediamo cos’è il sodio. Si tratta, infatti, di uno dei minerali più abbondanti nel nostro corpo. Lo troviamo:

  • Nelle ossa;
  • Nei tessuti connettivi;
  • Nella cartilagine.

In quantità normali, il sodio regola il passaggio intracellulare dei nutrienti e dei fluidi. Inoltre, partecipa al funzionamento del sistema nervoso. Tuttavia, un eccesso di sodio incrementa il rischio di alcune patologie, per lo più, a carico del cuore e delle arterie.

Le diete povere di sodio, quindi, risultano di particolare importanza. Soprattutto perché nell’alimentazione occidentale il sale viene usato smoderatamente. Ciò rende le persone più esposte a obesità e ipertensione arteriosa.

In questo articolo vedremo cos’è una dieta iposodica, qual è il suo significato e cosa mangiare per ridurre la quantità di sale nell’organismo. Inoltre, ti diremo anche come integrare alcune sostanze per riequilibrare l’apporto nutritivo di cui necessita il corpo.

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Cosa vuol dire seguire una dieta povera di sodio?

Una dieta povera di sodio è un regime alimentare che prevede una drastica riduzione di sale, bicarbonato di sodio e glutammato di sodio. Pertanto, significa diminuire non solo la quantità di sale da cucina che aggiungiamo nei cibi, ma anche le altre molecole contenenti sodio.

L’apporto di sodio nel nostro organismo avviene, infatti, in due modi:

  1. Discrezionale: attraverso l’aggiunta di sale ai cibi;
  2. Non discrezionale: cibandoci di alimenti che contengono naturalmente sale oppure che sono stati lavorati artigianalmente o industrialmente.

Aggiungere il sale agli alimenti è una pratica che accontenta esclusivamente il nostro gusto. Infatti, a eccezione della frutta, essi contengono naturalmente sodio. In particolare, gli alimenti lavorati, come quelli precotti e venduti in lattina oppure trattati sotto sale per aumentare la durata della loro conservazione.

Seguire una dieta iposodica significa tenere conto di tutti i modi in cui è possibile assumere sale. Ma quando bisogna scegliere questo regime alimentare? Te lo diciamo nel prossimo paragrafo.

Quando scegliere un’alimentazione iposodica?

Seguire un’alimentazione povera di sodio è utile per mantenere ottimali il Body Mass Index (BMI) o Indice di Massa Corporea (IMC) e per prevenire l’insorgenza di alcune patologie. Perciò, è ideale anche per chi vuole mantenere la linea.

L’assunzione di cibi con ridotto contenuto di sale è fondamentale per evitare diversi disturbi, quali:

  • Sindrome metabolica;
  • Ipertensione arteriosa;
  • Malattie cardiovascolari;
  • Malattie renali;
  • Osteoporosi.

Al di là queste gravi patologie che, se non curate, possono condurre a tragiche conseguenze, ridurre il sale è indispensabile anche per contrastare la ritenzione idrica, per rimediare alle vene varicose e per eliminare la cellulite.

Sai che ci sono cibi assolutamente vietati per chi non deve assumere sale? Nel prossimo paragrafo ti diciamo quali sono.

Leggi anche: Come scegliere il miglior drenante naturale.

Dieta iposodica: cosa non mangiare?

Per chi segue una dieta povera di sodio è necessario evitare tassativamente:

  1. Sale da cucina;
  2. Insaccati e formaggi stagionati;
  3. Cibi in latta (tonno, carne in gelatina, legumi precotti);
  4. Carne rossa;
  5. Tuorli d’uovo;
  6. Grassi saturi e idrogenati;
  7. Alcolici;
  8. Fritti.

Vuoi sapere quali sono le verdure iposodiche e gli altri alimenti poveri di sodio da scegliere per la propria dieta? Continua a leggere per scoprirlo.

Quali sono gli esempi di dieta povera di sale?

Mangiare cibi a basso contenuto di sale non richiede uno sforzo eccessivo. Infatti, puoi variare la tua dieta a patto che contenga:

  • Latte vaccino scremato oppure latte di soia;
  • Fette biscottate integrali o muesli con frutta secca;
  • Frutta fresca;
  • Pasta integrale oppure riso;
  • Legumi secchi o ortaggi freschi;
  • Alcuni tipi di verdura;
  • Olio extravergine d’oliva;
  • Pesce azzurro o carne bianca.

In merito alle verdure iposodiche, ecco quali sono: radicchio, scarola, insalata, lattuga, pan di zucchero, cavolo canasta e cicorino.

Inoltre, per garantire il corretto apporto di nutrienti essenziali per la salute dell’intero organismo e per assorbire naturalmente il sodio è possibile beneficiare di integratori specifici.

Continua a leggere per scoprire quali sono.

I migliori integratori per chi segue diete iposodiche

Per aiutare l’organismo a ridurre la pressione arteriosa è possibile assumere integratori utili alla dieta pover di sodio a base di:

  • Potassio: per contrastare l’azione del sale;
  • Acidi grassi polinsaturi: omega 3 per ridurre l’infiammazione sistemica e l’ipertensione;
  • Arginina: per regolare la pressione sanguigna;
  • Estratti vegetali diuretici e ipotensivi;
  • Vitamine.

Riduci ora il contenuto di sodio nella tua alimentazione per restare sempre in forma ed evitare la pressione alta.

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